Home    Prodotti   Studi    Documenti    Per Ordinare    Contattaci                             
 

 

 

 

 

 

 

 

 

Blusterol-Forte  

marcata azione  antinfiammatoria, aumento della motilità intestinale, facilita  l'espulsione  dei gas, (minore rispetto al Blusterol), aumenta la serotonina  svolgendo un'azione  anti-ansia.  

Ottimo per alleviare i disturbi nella diverticolosi o nelle coliti.

 

Vedi  Esempi d'uso

 

Blusterol-Forte è un integratore alimentare notificato al Ministero della Salute;

Consigli e schema di trattamento globale personalizzato gratuito.

 

cliccare qui per vedere tutte le offerte

 

 OFFERTE

 

 

 

 

confezioni da 200 e 550 ml

 

 

Paxacol

E' la versione  concentrata (2,5X) del Blusterol-Forte e per tale motivo trova facile ed efficace utilizzo nelle situazioni di irritabilità gastro-intestinale caratterizzate da frequenti scariche: es. Colite ulcerosa, Rettocolite, Crohn, Radioterapie etcc..

 

 

Vedi  Esempi d'uso

 

 

Paxacol è un integratore alimentare; notificato al Ministero della Salute

 

Consigli e schema di trattamento globale personalizzato gratuito.

 

cliccare qui per vedere tutte le offerte

 

 OFFERTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   La colite chirurgica

o da radioterapia

Buongiorno visitatori colitici, Vi do subito la buona notizia che ci sono dei nuovi prodotti che Vi apriranno nuove prospettive di vita.

Prima però è doveroso che prendiate visione dell'importanza di ridurre l'infiammazione intestinale visitando la sezione Sindrome da Permeabilità intestinale aumentata:


 

Colite da interventi chirurgici: interventi di resezione intestinale o di Radioterapia spesso si accompagnano alla formazione di tessuto fibrotico e aderenze con i tessuti circostanti. Sono delle condizioni che portano alla comparsa di tensioni dolorose.  Più complessa ancora è la situazione di presenza di occlusioni che obbligano ad una dieta ben calibrata in fibre ed antimpaccanti.

 

Oppure l'asportazione della parte rettale può essere accompagnata da frequenti scariche.

Anche in questi casi a seconda dello stato fisiologico ed alla regolarità del transito, l'uso del Blusterol-Forte o di Paxacol può portare a significativi miglioramenti.

Le modalità di assunzione vanno personalizzate vedi

Esempi d'uso

     Approfondimenti estratti dalla rete:

OCCLUSIONI INTESTINALI

 

DEFINIZIONE:
Per occlusione intestinale si intende un impedimento alla normale progressione del contenuto dell'intestino. Si parla di Occlusione Intestinale Meccanica quando è presente un ostacolo fisico effettivo al transito alimentare; il termine di Occlusione Adinamica o Ileo paralitico si riferisce a quelle condizioni in cui è presente una alterazione della peristalsi intestinale , con conseguente incapacità di progressione del contenuto attraverso il tratto gastrointestinale. L'occlusione meccanica è semplice quando non è accompagnata da alterazioni della vascolarizzazione intestinale, mentre è associata a strangolamento quando vi è una alterazione della perfusione ematica . Si definisce occlusione ad ansa chiusa quando entrambe le estremità dell'ansa sono occluse.

EZIOLOGIA
L’ostruzione del lume può essere dovuta a molteplici cause, che possono essere classificate in funzione del meccanismo con cui avviene l'occlusione: -ostruzione del lume intestinale: corpi estranei , calcoli biliari ( ileo biliare ) , fecalomi, tricobezoar (ammassi di capelli) , fitobezoar (ammassi di filamenti vegetali), bario , grossi polipi ( invaginazione) etc. -patologia della parete intestinale: alterazioni congenite : atresia, stenosi, duplicazione, imperforazione; alterazioni acquisite: neoplasie , esiti fibrotici di malattie infiammatorie croniche intestinali, stenosi di anastomosi chirurgiche, esiti di radioterapia . -patologia estrinseca alla parete intestinale: briglie aderenziali, ernie interne ed esterne, pancreas anulare, anomalie vascolari , ascessi , ematomi, tumori, volvolo, malrotazioni, ascessi ed ematomi intraddominali, endometriosi.

Cause di Ileo paralitico

FISIOPATOLOGIA
alterazioni idro-elettrolitiche: in condizioni normali la mucosa intestinale ha la capacità di assorbire e di secernere liquidi ed elettroliti all'interno del suo lume: il movimento netto risulta dalla differenza tra l'assorbimento e la secrezione, con prevalenza dell'assorbimento. Nell'occlusione prevale invece la secrezione rispetto all'assorbimento in misura direttamente proporzionale alla distensione e all'aumento di pressione nell'ansa intestinale. Le perdite idro-elettrolitiche si verificano all'interno del lume intestinale, nel contesto della parete (edema dell'intestino) , nella cavità peritoneale (trasudato) , per il vomito, per aspirazione tramite SNG, con conseguente disidratazione , ipovolemia , emoconcentrazione, insufficienza renale, shock. alterazioni dei gas: nel tratto intestinale i gas presenti derivano soprattutto dall'aria ingerita, mentre in parte derivano dai processi di neutralizzazione dell'HCl e dal metabolismo batterico ; la maggior parte di tali gas viene riassorbita. Nell'occlusione, analogamente a quanto si verifica per l'assorbimento dei liquidi , si osserva anche una inibizione dell'assorbimento dei gas. alterazioni della vascolarizzazione dell'ansa intestinale distesa: il circolo vizioso costituito da accumulo di liquidi e gas nel lume intestinale - distensione -riduzione dell'assorbimento e aumento della secrezione determina delle alterazioni circolatorie della parete intestinale; inizialmente compare una stasi nel distretto venoso dell'ansa con apertura di shunt artero-venosi a livello della siero-muscolare che determina una ulteriore riduzione della perfusione e conseguente perdita della barriera mucosa intestinale, con assorbimento nel circolo sistemico di batteri e tossine. peristalsi: l'aumento della forza contrattile della peristalsi rappresenta un tentativo di vincere l'ostacolo al transito; alla progressiva dilatazione dell'intestino fa poi seguito una riduzione dell'attività peristaltica. Nell'occlusione con strangolamento ( volvolo, briglia, invaginazione , ernia incarcerata) alle modificazioni osservate nell'occlusione semplice si associano quelle conseguenti all'ischemia acuta dell'ansa. La compromissione vascolare interessa inizialmente il versante venoso , con conseguente aumento di pressione nel distretto venoso capillare e fuoriuscita di liquido e diapedesi di globuli rossi nella parete intestinale, nel lume e nella cavità peritoneale e filtrazione di batteri e sostanze tossiche nel peritoneo . Se persiste la causa , l'ischemia evolve in necrosi , con conseguente grave pericolo per la vita.

 

MANIFESTAZIONI CLINICHE
dolore iperperistatico: il dolore è sempre presente, è poco localizzato ( dolore viscerale) , è costituito da un rapido e progressivo aumento fino all'acme e successiva riduzione fino alla risoluzione. L'intervallo tra gli attacchi di dolore è breve nell'occlusione intestinale alta , mentre è più lungo nell'occlusione bassa. Se l'occlusione non si risolve, il dolore di tipo colico può cessare e divenire continuo e diffuso a tutto l'addome. vomito: compare precocemente nelle occlusioni alte , più tardivamente nelle occlusioni basse (talora può mancare nelle occlusioni coliche con valvola ileo-cecale competente) ; con il perdurare dell'occlusione assume caratteristiche di tipo "fecaloide" (denso, scuro, maleodorante) per l'azione batterica sul ristagno. chiusura dell'alvo a feci e gas: tale sintomo è precoce nell'occlusione colica , mentre è tardivo nelle occlusioni del digiuno (in quanto le porzioni distali possono conservare una funzionalità normale e mantenere un transito regolare di feci o gas ) . distensione dell'addome: particolarmente evidente nell'occlusione colica e nell'occlusione ileale distale tardiva, è dovuta alla distensione delle anse intestinali con raccolta di liquidi e gas ; talora può non manifestarsi nell'occlusione alta dell'intestino tenue.

SEMEIOTICA DELL'ADDOME
Ispezione: accurata ricerca di cicatrici chirurgiche e esplorazione delle porte erniarie; possono essere presenti i segni della distensione addominale con disegno delle anse ileali ( individui magri ) . Palpazione: generalmente si apprezza una consistenza teso-elastica dell'addome; ricercare segni di irritazione peritoneale ( dolorabilità localizzata, reazione di difesa, segno di Blumberg) espressione di una sofferenza vascolare dell'intestino. Auscultazione: durante la "colica " sono apprezzabili i rumori peristaltici con timbro metallico . Nelle fasi tardive o in presenza di una sofferenza vascolare i rumori peristaltici si riducono fino a scomparire. Percussione: la distensione gassosa delle anse determina una iperfonesi , che può essere intervallata con aree di ottusità plessica che esprimono la presenza di liquido nelle anse o nella cavità peritoneale; la localizzazione del timpanismo varia in funzione della sede dell'occlusione.

LABORATORIO
Non indispensabili al fine di porre la diagnosi, ma utili per la correzione delle alterazioni elettrolitiche e metaboliche. La perdita di liquidi e elettroliti determina una disitratazione extracellulare con aumento dell'ematocrito, azotemia, creatininemia; sono inoltre presenti varie alterazioni del Na, K, Cl, pH in funzione della sede dell'occlusione; la leucocitosi, normalmente presente, può essere indicativa di un sofferenza vascolare dell'ansa.

RADIOLOGIA
Rx diretta addome ( in ortostatismo o in decubito laterale) : l'accumulo di gas e liquidi nel lume intestinale porta alla formazione dei livelli idroaerei; l'occlusione colica si manifesta con una distensione del grosso intestino e la formazione di qualche grossolano livello idroaereo : in questo caso è indicata la esecuzione di un clisma del colon con MDC idrosolubile. Quando le condizioni generali lo permettano, nel sospetto di una occlusione intestinale alta, può essere indicato uno studio radiologico con MDC idrosolubile sommnistrato dal SNG. L'ndagine radiologica oltre che assumere notevole importanza nella fase diagnostica, è fondamentale nel monitorraggio della terapia .

ENDOSCOPIA
Raramente si rende necessaria una indagine di tipo endoscopico , che a causa della insufflazione di aria può aumentare la distensione colica e quindi il rischio di perforazione. Una indicazione è rappresentata da un fondato sospetto di volvolo del sigma : in tale caso assume anche importanza terapeutica.

L'OCCLUSIONE COLICA E' GENERALMENTE ASSOCIATA A DOLORE ADDOMINALE CRAMPIFORME ( IL DOLORE PUO' ESSERE CONTINUO NELLE OCCLUSIONI CON STRANGOLAMENTO ) , VOMITO E ALVO CHIUSO A FECI E GAS

ANAMNESI
PREGRESSI INTERVENTI PELVICI O ADDOMINALI TRAUMA ADDOMINALE ASCESSI O NEOPLASIE INTRA-ADDOMINALI ERNIE ESTERNE
ESAME OBIETTIVO:
IPOVOLEMIA DISTENSIONE ADDOMINALE ( GAS E LIQUIDI NELL'INTESTINO A MONTE) TIMPANISMO RUMORI INTESTINALI METALLICI INTERVALLATI DA SILENZIO DOLORABILITA' ( SPESSO LIEVE E DIFFUSA; UNA DOLORABILITA' PIU' SPICCATA PUO' INDICARE UNO STRANGOLAMENTO)
LABORATORIO:
VALUTARE SEGNI DI DISIDRATAZIONE , EMOCONCENTRAZIONE , ALTERAZIONE ELETTROLITI , LEUCOCITOSI
RX DIRETTA ADDOME IN ORTOSTATISMO E RX TORACE
RETTOSIGMOIDOSCOPIA E CLISMA DEL COLON CON MDC IDROSOLUBILE (NO BARIO)

OCCLUSIONE DEL TENUE

Occlusione da briglie e da aderenze . In genere sono la conseguenza di un processo patologico flogistico o di un trauma chirurgico . La tendenza alla formazione di aderenze è variabile , anche se sono riconoscibili alcune condizioni favorenti ( pregresse peritoniti, il traumatismo chirurgico , la persistenza dell'ileo postoperatorio) . Le briglie possono determinare occlusioni semplici , ma possono costituire il fulcro attorno a cui si volvola un'ansa. Occlusioni neoplastiche. I tumori maligni ( carcinomi e linfomi ) sono rari, così come le forme benigne (polipi); quest'ultimi possono determinare una occlusione con il meccanismo della invaginazione; da menzionare inoltre le invasioni secondarie dell'intestino tenue da parte di tumori a partenza da altre sedi e la carcinosi peritoneale. Occlusione in corso di malattie infiammatorie croniche. Il morbo di Crohn , a localizzazione ileale , determina una progressiva stenosi dell'ansa interessata che può manifestarsi clinicamente con ul quadro dell'occlusione Occlusione per ernie. L'incarceramento di un'ernia esterna rappresenta la causa più comune di occlusione del tenue; più rare le ernie interne, che possono essere la conseguenza di difetti congeniti del grande omento, del mesentere,di difetti di rotazione (Mesenterium Commune) ; spesso le porte erniarie sono conseguenza di interventi chirurgici. Altre cause. Diverticolo di Meckel, ileo biliare, materiali ingeriti

OCCLUSIONE DEL COLON

L'occlusione meccanica del colon riconosce come causa principale la neoplasia primitiva del colon . L'evento occlusivo può talora rappresentare l'esordio clinico di una neoplasia colica , oppure l'evento conclusivo di una lunga storia caratterizzata da un alvo irregolare con stipsi ingravescente. La complicanza occlusiva si verifica nel 10-20% dei portatori di neoplasia colorettale. La sede della neoplasia è nel 75% dei casi localizzata nel colon discendente-sigma; più raramente i tumori del ceco e del retto si complicano con l'occlusione . Fra le cause benigne di occlusione colica ricordiamo: la complicanza stenotica della diverticolite (prevalente localizzazione a livello del sigma ) , morbo di Crohn a localizzazione colica , volvolo del colon ( 70% sigma ; 30% cieco), incarceramento del colon in una ernia o in un laparocele , endometriosi, neoplasie benigne, fecalomi .

COMPLICANZE DELLE OCCLUSIONI DEL COLON
 Colite soprastenotica. Nel tratto immediatamente a monte della stenosi si possono evidenziare delle alterazioni a carico della mucosa del colon , con perdita della funzione di "barriera" e migrazione trans-murale di germi contenuti nel lume e conseguente comparsa di quadri batteriemici e settici. Perforazione diastatica. La complicanza perforativa con comparsa di una peritonite aggrava notevolmente la prognosi di una occlusione. In presenza di una neoplasia colica occludente la perforazione può verificarsi a livello del tumore o a distanza ( nella maggior parte dei casi a livello del ceco , che rappresenta la porzione colica a diametro maggiore: perforazione diastasiche ). In conseguenza della distensione si determinano delle alterazioni vascolari che causano una ischemia e alterazioni trofiche della mucosa fino alla comparsa di soluzioni di continuo della parete. La perforazione può essere tamponata dai visceri vicini ( microperforazioni ) o evolvere verso una peritonite fecale diffusa (macroperforazioni) .

PSEUDO OSTRUZIONI
Esistono, seppure rari, dei quadri clinici in cui sono presenti i segni e i sintomi di una ostruzione intestinale , in assenza di alcuna causa di occlusione intra o extraluminale. L'interesse verso tali condizioni è giustificato dalla necessità di differenziarle dalle occlusione meccaniche, in quanto non necessitano di trattamento chirurgico. Si riconoscono delle forme di pseudo ostruzione cronica secondarie e idiopatiche (miopatia viscerale congenita trasmessa con carattere autosomico dominante ) e una forma acuta ( sindrome di Ogilvie). La presentazione clinica è caratterizzata da una distensione addominale massiva con o senza vomito e dolore addominale; inizialmente può essere presente diarrea e emssione di gas, che progressivamente si riducono , con l'aumentare della distensione; alla ascoltazione i rumori peristaltici son caratteristicamente ridotti o assenti; l'addome è timpanico e può essere palpata una massa nei quadranti addominali inferiori di destra , legata alla dilatazione del ceco. La diagnosi è generalmente fatta dopo una radiografia dell'addome , in bianco, che dimostra una massiva dilatazione del ceco, colon ascendente e traverso, spesso con assenza di aria nel colon sinistro e nel retto. In questa situazione , la possibilità di una ostruzione del colon sinistro deve essere esclusa con una procedura endoscopica (con cauta insufflazione di aria ) o con un clisma del colon con MDC idrosolubile.

PSEUDO OSTRUZIONI CRONICHE SECONDARIE: CAUSE

 

 

INTRA ADDOMINALE - PERITONEALE:
 TRAUMA (interventi, traumi penetranti, traumi chiusi)
 BATTERI (peritoniti, appendiciti, diverticoliti, colecistiti)
CHIMICHE (Ulcera peptica perforata, pancreatite, emoperitoneo, coleperitoneo)

 

INTRA ADDOMINALE - ALTERAZIONI VASCOLARI
insufficienza arteriosa mesenterica, trombosi venosa mesenterica, vasculiti, strangolamento

 

INTRA ADDOMINALE - EXTRAPERITONEALE
ematoma retroperitoneale, fratture retroperitoneali, colica renale, pielonefrite, cistite
 

 

EXTRA ADDOMINALI - PATOLOGIE TORACICHE
infarto del miocardio, fratture costali, polmoniti, empiema , scompenso cardiaco congestizio

 

EXTRA ADDOMINALI - SISTEMICHE O METABOLICHE
squilibri elettrolitici,, sepsi, uremia, traumi midollari, ipotiroidismo, ipoparatiroidismo

 

FARMACI oppiacei, anticolinergici, clonidina, antistaminici, catecolamine

 

 

IDIOPATICHE pseudo-ostruzione intestinale

 

COLLAGENOPATIE

AMILOIDOSI

DISTROFIA MUSCOLARE

IPOTIROIDISMO

IPOPARATIROIDISMO CONGENITO

FEOCROMOCITOMA

DIABETE MELLITO

MALATTIA DI CHAGAS

M.DI PARKINSON

FARMACI ( antidepressivi , fenotiazine, ganglioplegici clonidina )

PORFIRIA

SATURNISMO

PSICOSI

MEGACOLON FUNZIONALE

ATONIA RETTALE SENILE

SINDROME DI OGILVIE
Consiste in una distensione acuta del colon , in cui non è possibile dimostrare alcuna causa meccanica di ostruzione. Tale sindrome è associata a malattie sistemiche e riconosce dei fattori scatenanti.

malattie sistemiche associate a sindrome di Ogilvie

 

INSUFFICIENZA RENALE CRONICA

 

BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA

 

M. DI PARKINSON

 

SCOMPENSO CARDIACO

 

IMA

 

BRONCOPOLMONITE

 

SEPSI

 

NEOPLASIA RETROPERITONEALE

 

PANCREATITE

fattori scatenanti associati a sindrome di Ogilvie

TRAUMA ADDOMINALE CHIUSO

TRAUMA LOMBARE

CHIRURGIA ORTOPEDICA DELL'ANCA

CHIRURGIA GINECOLOGICA

MIELOGRAFIA LOMBARE

Caratteristicamente tale sindrome interessa pazienti di età avanzata ( > 60 anni) e di sesso maschile ( 3 su 5) ed è dovuta ad uno squilibrio della innervazione autonoma (parasimpatica sacrale ) del grosso intestino; si manifesta con una distensione addominale, dolore addominale peristaltico, alvo chiuso a feci e gas. In base alle informazione desunte dalla Rx diretta addome ( diametro cecale < 10 cm ) può essere opportuno un trattamento conservativo ( infusione di liquidi ed elettroliti, sondino naso-gastrico, sonda rettale) ; recentemente si è diffusa la pratica della detensione endoscopica , che consente di ridurre notevolmente il diametro cecale e la distensione del colon ; è inoltre ripetibile nel tempo ( recidive =20-40%) e in mani esperte è associata a basse percentuali di perforazioni iatrogene ( 2%). Qualora la radiografia dell'addome evidenzi una distensione cecale > 12 cm , per la alta percentuale (25-40%) di perforazioni , è indicata la esplorazione chirurgica (cecostomia detensiva ; emicolectomia destra in presenza di vaste lacerazioni diastatiche o vaste zone di necrosi parietale ) .

TERAPIA MEDICA
-reidratazione e riequilibrio idroelettrolitico. Di fondamentale importanza la correzione dell'ipovolemia relativa: il liquido extracellulare isotonico accumulato nel lume intestinale deve essere sostituito dalla infusione endovenosa di liquidi isotonici , quali il Ringer Lattato o la Soluzione Fisiologica. Il volume infuso può essere considerato adeguato quando si ha miglioramento dei principali parametri vitali e quando la diuresi è > di 0,5ml/Kg/h . Talora, in pazienti cardiopatici la terapia infusionale dovrà essere eseguita con monitoraggio della pressione venosa centrale o della pressione di cuneo polmonare. -detensione dell'intestino con Sondino Naso-Gastrico o sonda di Miller-Abbot. La terapia medica va attuata sotto stretto monitoraggio clinico e radiologico , sorvegliando l'evoluzione dei segni dell'occlusione. La decisione tra il trattamento medico e il trattamento chirurgico dipende dalle condizioni generali del paziente , dalla risposta alla terapia infusionale idroelettrolitica e alle procedure di decompressione del stomaco e dell'intestino.

TERAPIA CHIRURGICA
La terapia chirurgica va eseguita in urgenza in caso di strangolamento, nell'occlusione ad ansa chiusa, in caso di occlusione meccanica semplice. Alla apertura del peritoneo va ricercata la presenza di liquido peritoneale libero e valutato il suo aspetto ; dopodiché va ricercata la sede della occlusione e stabilita la natura della stessa. In funzione di queste variabili viene adottata una scelta terapeutica. Schematicamente possiamo suddividere le manovre chirurgiche nelle seguenti categorie: -manovre che non richiedono la apertura dell'intestino : lisi di aderenze , riduzione di invaginazioni, riduzione di ernie incarcerate, derotazione di volvoli. -enterotomie: ileo biliare, corpi estranei. -resezione segmentaria del segmento intestinale : neoplasie , grave compromissione vascolare. -anastomosi e by-pass interno del tratto ostruito. -creazione di una stomia cutanea

IL TRATTAMENTO DI UNA OCCLUSIONE INTESTINALE SPESSO RICHIEDE UN INTERVENTO CHIRURGICO STUDIO RADIOLOGICO CON MDC IDROSOLUBILE CORREZIONE DELLA IPOVOLEMIA DECOMPRESSIONE INTESTINALE CON SNG O MILLER ABBOT ANTIBIOTICOTERAPIA A LARGO SPETTRO

TERAPIA DELL’ILEO PARALITICO
Il trattamento è volto alla identificazione delle cause. Studi effettuati in pazienti sottoposti a laparotomia hanno dimostrato che lo stomaco recupera la propria attività elettrica e meccanica nei primi giorni, mentre l'intestino tenue e il colon recuperano più tardivamente. Il posizionamento del sondino Naso-gastrico ha lo scopo di prevenire la distensione gastrica e il vomito, nonchè la conseguente dilatazione dell'intestino paralitico. Per facilitare il ripristino della peristalsi è necessaria una accurata valutazione degli elettroliti e la loro eventuale correzione ( in particolare della ipocaliemia) . Se l'ileo non è secondario ad un intervento chirurgico devono essere ricercate e trattate le cause scatenanti. Oltre ai provvedimenti di tipo generale , sono emerse alcune procedure specifiche per il trattamento dell'ileo. Si ipotizza che in alcuni casi l'ileo è dovuto ad una iperattività del sistema simpatico , per cui sono stati eseguiti degli studi tesi a risolvere l'leo prolungato tramite l'anestesia spinale, il blocco segmentale epidurale, la stimolazione nervosa transcutanea; allo stesso fine sono stati usati dei presidi farmacologici, aventi il fine di inibire il sistema simpatico o di stimolare il parasimapatico ( betanecolo, neostigmina, metacolina ) : i risultati peraltro non sono univoci e non sembra esserci una significativa facilitazione nella risoluzione dell'ileo. Un secondo approccio alla problematica della correzione dell'ileo , prevede la correzione di un possibile squilibrio ormonale. A tale scopo sono stati utilizzati farmaci quali la vasopressina, la colecistochinina ,la motilina, la ceruleina , le prostaglandine; quest'ultime sembrano avere un significativo effetto sulla motilità intestinale.

BIBLIOGRAFIA
Comunicazioni e Casi Clinici Selezionati - XXI Congresso Società Italiana di Chirurgia d'Urgenza 1992 Pag 19, 49, 96, 204, 206, 215, 219,

 fonte: www-cdu.dc.med.unipi.it/emer/docclus.htm

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezzacolon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezzacolon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza colon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezzacolon irritabile, diarrea,  MICI, IBS, crhon, rettocolite, crohn, colite, coliti, radioterapia, chemioterapia, colite mucosa, diverticolosi, colite con stipsi, colite con stitichezza