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Blusterol-Forte  

Agevola il ripristino dell'integrità delle mucose (intestinali, orali, vaginali), marcata azione  antinfiammatoria, aumento della motilità intestinale, facilita  l'espulsione  dei gas, , aumenta la serotonina  svolgendo un'azione  anti-ansia.  

 

Ottimo nella diverticolosi o nelle coliti.

Vedi  Esempi d'uso

 

Blusterol-Forte è un integratore alimentare notificato al Ministero della Salute;

Consigli e schema di trattamento globale personalizzato gratuito.

 

 

 

Paxa-Fibra

Anti-infiammatorio,

Ricostituente e Depurativo:

Integrazione completa di MSM (43 %), Fermenti, Fos, Vitamine, Oligoelementi, estratti di Cardo e Fumaria 

 

Vedi  Esempi d'uso

 

 

Paxa-Fibra è un integratore alimentare notificato al Ministero della Salute;

 

Consigli e schema di trattamento  personalizzato gratuito.

 

 

   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     Candida

se  la conosci la eviti

infezioni da funghi e batteri  opportunisti

 


 

Candidosi: la Candida albicans e altre specie di Candida sono miceti (funghi), tipicamente opportunisti, cioè normalmente presenti nella cavità orale, vagina ed intestino.

 

Per la Cistite che ha cause molto simili vedi il link

 

In condizioni predisponenti :

riduzione delle difese immunitarie, antibiotici (che agiscono solo sui batteri permettendo la crescita a dismisura dei funghi che sono resistenti agli antibiotici), terapia cortisonica,  avitaminosi, malassorbimenti e denutrizione, infiammazione intestinale (classico gonfiore addominale da irritabilità intestinale), disibiosi intestinale (scarsa flora batterica in quantità e qualità: tipicamente il soggetto produce poco gas intestinale), eccesso di zuccheri e carboidrati, transito intestinale non regolare (stenosi, stitichezza, diverticolosi), alterazioni ormonali (pre-mestruo, gravidanza), tumori es. linfomi, diabete grave (il glucosio   nelle urine favorisce l'insorgere della candidosi genitale), farmaci immuno-soppressori, droghe e virus (HIV)

 

la Candida (come altri funghi e/o batteri opportunisti)  aquisisce capacità invasive determinando : il mughetto (candidosi orale), candidosi vulvovaginale, candidosi perineali o nelle piegature mammarie.

 

Nella candidosi vaginale gioca un ruolo fondamentale la vicinanza con l'ano, pertanto una buona parte della flora vaginale viene alimentata da quella intestinale. Pertanto risulta indispensabile che la flora batterica intestinale sia copiosa e di buona qualità.

Nel caso di intestino dolente, con poca espulsione di gas, la flora batterica è ridotta e risulta frequente un malassorbimento e una cattiva nutrizione con conseguente carenza di fattori nutritivi importanti: fibre fermentabili, Vitamina C, E, selenio, acido folico, vitamine B, B12.

 

UN PERCORSO LOGICO

  • combattere i batteri e la candida rapidamente e naturalmente (gli antibiotici e antifungini distruggono anche la flora buona e c'è maggiore difficoltà a rispristinare) usando  dosi alte e ogni 4-6 ore  per il primo giorno di  Cisti FLORA

  • basificare le urine: assumere in tisana rilassante con 1 misurino di ProBASICA

  • aumentare naturalmente la flora batterica buona:  2-6 cucchiaini da caffè (aumentare progressivamente) in acqua o altra bevanda  di  Fibra

    di Acacia

 

correggere l'alimentazione inserendo alimenti fermentabili: legumi orzo avena mela pera, integrazione con a  basso dosaggio  di   Blusterol-Forte  e di Paxa-Fibra assicura un apporto ottimale di nutrienti

 

  • La tripla azione di  Blusterol-Forte  agevola il ripristino dell'integrità delle mucose (intestinali, orali, vaginali), consente di velocizzare il transito riducendo il ristagno degli alimenti ed esercita un'efficace azione antinfiammatoria e riequilibrante.

  • La presenza di una flora batterica sana e di un miglioramento del trofismo della mucosa intestinale favoriscono il miglioramento e riducono gli episodi infiammatori .

  • gli antibiotici (anche i cosi detti  disinfettanti intestinali sono dei veri e propri antibiotici a largo spettro)  colpiscono sia i batteri buoni che i cattivi, favoriscono l'insorgenza di candidosi  e portano ad una avitaminosi di vitamina B (frequentemente le labbra si lesionano).

  • E' pertanto consigliabile l'assunzione a basso dosaggio ma frequente di un riequilibratore intestinale es Paxa-Fibra (a 1/2 - 1 busta al giorno)

  • L'alimentazione deve essere corretta in modo da assicurare un apporto significativo di fibre fermentabili, vitamine e microelementi.

Approfondimento  consigliato :  Sindrome da Permeabilità intestinale aumentata:

 

Uno schema indicativo può essere quello consigliato per le "patologie autoimmunitarie"  e lo potete scaricare dalla pagina "Documenti": Prodotti & Schemi d'uso   

 

Le modalità di assunzione vanno personalizzate vedi

Esempi d'uso

 

     Approfondimenti estratti dalla rete:

LA VULVO-VAGINITE DA CANDIDA

 

La vulvovaginite da candida è certamente una delle forme più comuni di infezioni genitali: il suo riscontro nella pratica clinica è quasi quotidiano.

La prevalenza, infatti, è del 25-33%, nelle donne in età riproduttiva. Le indagini epidemiologiche evidenziano, inoltre, che il 75% delle donne, almeno una volta nella vita, ha avuto un episodio acuto; il 45% presenta un secondo episodio; il 5% svilupperà una forma ricorrente (tre o più episodi l’anno).

EZIOLOGIA
Negli ultimi venti anni si è osservato un incremento delle infezioni da candida non albicans. Recenti segnalazioni indicano come l’infezione sia dovuta nel 42,7% alla C. albicans e nel resto alle C. non-albicans (C. glabrata: 36%, C. tropicalis: 12,1%. C. krusei: 8.6% e altre: 0,6%).
Si ritiene che il 20-25% di donne pur essendo portatrice di candida sia asintomatica.

PATOGENESI
La trasmissione sessuale è possibile, ma non è l’unica. La vulvovaginite da candida è un’infezione opportunistica di origine endogena più che un’infezione esogena da contagio. La candida vive da commensale nell’uomo (cavo orale, intestino, cute, mucose genitali) ed è necessaria la presenza di alcuni fattori predisponenti affinché si manifesti come infezione.

Quali sono i fattori predisponenti?
Fattori ormonali: elevati livelli di estrogeni aumentano la disponibilità di glicogeno vaginale, substrato ideale per la crescita della candida. La vulvovaginite da candida è rara prima del menarca e dopo la menopausa, mentre è comune nell’età fertile in fase premestruale, in gravidanza e durante l’assunzione di estroprogestinici ad alto dosaggio. Anche il diabete mellito non compensato è una condizione favorente la crescita della candida.
Fattori vaginali: la riduzione della flora lattobacillare rende l’ambiente vaginale meno ostile alla crescita e alla diffusione del fungo: i lattobacilli, infatti, competono per i substrati nutritivi, interferiscono sui recettori vaginali per la candida e producono sostanze in grado di inibire le ife. La terapia antibiotica a largo spettro (cefalosporine, tetracicline, ampicillina) alterando la flora vaginale favorisce la vaginite nel 25-70% dei casi. Anche alcune abitudini personali possono alterare la flora lattobacillare: abbigliamento aderente, biancheria sintetica; deodoranti intimi, cloro delle piscine.
Fattori immunitari: un deficit del sistema immunitario: sia nella risposta umorale locale (aumento IgE e deficit IgA vaginali) che nella risposta cellulo-mediata (deficit risposta linfociti T) è un fattore predisponente alla vaginite. La terapia con corticosteroidi o immunodepressori riducendo la risposta immunitaria favorisce la vaginite. La sindrome da ipersensibilizzazione da candida è dovuta a un meccanismo di ipersensibilizzazione ed è caratterizzata da astenia, tensione premestruale, depressione e vaginite.

Nelle vulvovaginiti da candida ricorrente devono essere tenuti in considerazione 3 aspetti:
1. origine vaginale: il 75% delle recidive presenta lo stesso ceppo isolato nel primo episodio. Tale riattivazione endogena spesso dipende da un’inefficace terapia locale: infatti, la candida si annida negli strati epiteliali profondi e non raggiungibili dagli antimicotici topici;
2. origine extragenitale: la reinfezione endogena d’origine intestinale sembra prospettata per spiegare le infezioni ricorrenti in donne con tampone vaginale negativo, ma non è mai stata dimostrata (il contemporaneo trattamento della colonizzazione intestinale con nistatina non riduce le recidive);
3. origine sessuale: il partner di donne infette nel 20% dei casi presenta una colonizzazione da candida del solco balanoprepuziale.

DIAGNOSI
Sintomi e segni
Sintomo prevalente è il prurito, raro il bruciore. Dispareunia e disuria spesso presenti. Tali sintomi si accentuano nella settimana precedente il mestruo per ridursi dopo. Nella vaginite da C. glabrata il bruciore è intenso e le perdite scarse.
Segno importante la leucorrea bianca, densa, a grani di ricotta, aderente alle pareti vaginali (pseudomembrane), non maleodorante
La vulva è eritematosa (anche la zona perineale), edematosa, con lesioni da trattamento. La vagina è eritematosa con leucorrea

Esami di laboratorio
Il pH vaginale è normale, cioè acido: 4-4,5.
L’esame microscopico a fresco o previa colorazione rileva la presenza di ife e/o blastospore. Ricordiamo che le forme ovali, le blastospore, costituiscono la forma di diffusione del micete, responsabili del contagio e della colonizzazione asintomatica; le forme filamentose o germinative, le ife, invece, grazie alla loro capacità di invadere i tessuti sono responsabili dell’infezione.
L’esame colturale (sensibilità > 95%) è indicato in caso esami microscopici negativi in donne sintomatiche e di recidive.

TERAPIA
Quali farmaci
I farmaci antimicotici più utilizzati sono gli azoli, che presentano un’efficacia del 90%. Si suddividono in locali (clotrimazolo, econazolo, miconazolo, fenticonazolo, isoconazolo, sertaconazolo, etc…) e sistemici (fluconazolo, itraconazolo). Utile l’acido borico(azione fungistatica) per via vaginale.

Quale via di somministrazione
La terapia locale lascia il 10-15%di donne ancora sintomatiche (riattivazione endogena), e il 15-20% ripresenteranno un altro episodio di candida (reinfezione esogena). Questo è dovuto alla capacità del fungo di annidarsi negli strati epiteliali vaginali profondi difficili da raggiungere con la solo terapia topica e alla colonizzazione sintomatica di altri siti (bocca, colon, retto). Gli azoli topici possono causare bruciore e irritazione.
La terapia sistemica consente di risolvere questi inconvenienti, connessi ai focolai genitali ed extragenitali. Gli effetti collaterali sono scarsi.

Quali schemi terapeutici
Per la terapia degli episodi acuti:
- clotrimazolo, econazolo, miconazolo, fenticonazolo: 100 mg/die per 3-7 g.
- fluconazolo: 150 mg/die singola dose
- itraconazolo: 200mg/die per 3 giorni
Per la profilassi delle recidive croniche:
- fluconazolo: 150 mg alla settimana, per 6 mesi
- itraconazolo: 200 mg il 1°giorno del ciclo per 6 mesi
Interessante l’associazione itraconazolo orale e acido borico vaginale per 6 mesi nelle forme da candida non-albicans

Per la profilassi durante una terapia antibiotica meglio la ciclopiroxolamina per il suo ampio spettro antimicrobico (funghi e batteri). In caso di donne diabetiche è preferibile l’itraconazolo, per la scarsa influenza sul metabolismo glucidico.
Il trattamento del partner è necessario solo se sintomatico (balanite), di solito si utilizza una terapia topica (econazolo, latte dermatologico) oppure orale (fluconazolo o itraconazolo).
In gravidanza è preferibile impiegare la via vaginale (clotrimazolo per 7 g, possibile anche il miconazolo). La via sistemica è controindicata.


 fonte: http://www.paganotti.it/articolo-salute-della-donna.asp?id=35
Estratto da: C. Paganotti. LA VULVO-VAGINITE DA CANDIDA. BRESCIAMEDICA Notiziario Ordine dei Medici della Provincia di Brescia, n.310, p.15, Ottobre 2007

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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